Saranno forse buone notizie quelle che arrivano dall’Ottava Edizione dell’Italia Giving report?
Come sempre il bicchiere può essere mezzo pieno o mezzo vuoto, le donazioni aumentano (evviva) gli italiani manifestano la potenza del dono e attestano quanto sia bello (e giusto) donare….
Ah, però lo fanno soprattutto in conseguenza delle emergenze: Covid e Guerra – ndr a questo punto speriamo anche per il terremoto in Siria e Turchia.
Quindi possiamo dire che questo +19% delle donazioni sia da ricondurre ad un “extra”, ad un profilo di donatori ben specifico che si attiva soprattutto in condizioni emergenziali. E gli altri? E i donatori abituali? Quelli che sostengono con continuità le associazioni a loro vicine sia per prossimità che per valori?
Allora ognuno deciderà se guardare il bicchiere come mezzo pieno o mezzo vuoto, ma il vero fundraiser, il costruttore di relazioni, l‘ingegnere dei canali attraverso i quali transitano tutte le attività della nostra vita, singole o collettive, sa che il suo sguardo deve essere su tutto il bicchiere e non solo su una metà!
Questa sembra essere la metafora che si evince, da glo-cal (globale e locale) di qualche decennio fa a digi-cal (digitale e locale) – come cita l’articolo di Vita “il fundraising esce dal seminato” – tuttavia gli elementi essenziali rimangono sempre gli stessi: le persone (non l’individuo), le comunità (di qualunque genere sia digitale o analogica) e il dono attraverso il quale queste due dimensioni non solo stanno insieme, ma divengono complementari attribuendo senso alle azioni quotidiane.
Come dire cambiano le forme ma senza dono e senza fundraiser, che valorizzano le relazioni e non gli strumenti, la vita non sarebbe la stessa!
Luciano Zanin
CEO di Fundraiserperpassione
Photo by Katt Yukawa on Unsplash